domenica 28 dicembre 2008

Far Breton

Con la mia amica Carmen andiamo d'accordo su varie cose...la voglia di viaggiare e una innata golosità in particolar modo per dolci e dolcetti vari! A volte ridacchiamo pensando ancora ad un weekend lungo trascorso ad Amsterdam alcuni anni fa quando, in una gelida giornata di febbraio, mentre imperversava la tempesta, abbiamo camminato due ore solo per trovare una pasticceria veramente speciale ("Le torte della zia" è il nome tradotto, se non ricordo male) menzionata sulla nostra guida! Che freddo, che ridere e...che buone quelle torte!
Questa introduzione serve per presentarvi appunto una ricetta che arriva dritta dritta dal forno di Carmen, che ci ha preparato questo dolce per un dopocena di qualche settimana fa. Quale occasione migliore? La serata prevedeva la visione delle foto del loro viaggio in Bretagna e Normandia e il dolce in questione è proprio una tipica ricetta di quelle parti. Ve la trascrivo come mi è stata data...e appena avrò un po' di tregua dalle abbuffate natalizie la preparerò anche io!
Ingredienti:
500 gr. latte
125 gr. farina
100 gr.zucchero
50 gr.burro
10 prugne secche snocciolate
3 uova
1 bustina di vanillina

Sbattere molto bene le uova con lo zucchero, fondere il burro e aggiungere alle uova,unire il latte, la farina e la vanillina.Disporre le prugne nello stampo(si consiglia uno stampo di 22 cm di diametro a bordi alti) imburrato e infarinato e versare la pastella un po' liquida.Cuocere in forno a 190° per 30 minuti fino a quando si formera' in superficie una leggera crosticina imbrunita.Servire tiepido o freddo con una spolverata di zucchero a velo.
Aggingo solo questo: ne ho mangiate due fette, una dopo l'altra, e non ne avrei disdegnato una terza...yummy!


giovedì 18 dicembre 2008

Shortbread alle mandorle

I biscotti imperversano nei blog di cucina in questo periodo...ho curiosato qui e là e ho visto assortimenti fantastici, perfetti anche nelle loro presentazioni, piccoli capolavori in miniatura.
Non voglio competere, mi rendo conto dei miei limiti e del fatto che non ho nemmeno il tempo per lanciarmi in cose complesse... Mi accontento del mio piccolo gruppo di fan che, per fame o per gentilezza, mi elogia ad ogni mia nuova ricetta.
Ebbene sì, sotto sotto io adoro sentirmi dire brava! Ma deve essere detto da persone di cui mi fido, perchè altrimenti...
Caspita, quanti pensieri contorti mi suscitano quattro biscotti... E' sempre la famosa iperattività immaginativa citata in qualche post precedente!

Torno veramente a parlar di biscotti...

Tempo addietro pensavo ai classici Shortbread Fingers scozzesi, venduti nelle famose scatole vestite con il quilt e mi è venuta una gran voglia di mangiarli (e quindi di farli). Per fortuna, anche in questo caso, la produzione non è rimasta tutta da noi ma in buona parte è finita in casa di amici, altrimenti io li avrei spazzolati via uno dopo l'altro!

Alla ricetta base che prevede solo burro, farina e zucchero io ho aggiunto mandorle in polvere e il risultato mi è piaciuto eccome. Eccoli! Non sono gli originali ma son buoni.

Ingredienti:

290 g farina

90 g mandorle

100 g zucchero

225 g burro

La preparazione è super rapida. Si polverizzano le mandorle nel mixer e poi si lavorano rapidamente insieme a farina, zucchero e burro a tocchetti. Si avvolge nella pellicola la palla ottenuta e la si ripone un poco in frigo. Nel frattempo si scalda il forno portandolo a 150°. A questo punto si stende la pasta sulla placca rivestita di carta forno, schiacciandola fino ad ottenere un bel rettangolo spesso direi un cm. Bucherellare con i rebbi di una forchetta e infornare. Dopo circa 45 minuti, dovreste avere una leggera doratura. Togliere dal forno e lasciar raffreddare per circa 10 minuti. Poi, con un coltello adatto, tagliare i biscotti a rettangoli. Attenzione, appena sfornato lo shortbread è molto friabile ma una volta freddi i biscotti avranno la giusta consistenza.

Che dire? Enjoy!

martedì 16 dicembre 2008

Swap! Pacchetti in arrivo!

Eccomi di nuovo a scrivere dopo... quasi un mese di assenza dal blog? Così tanto? Mi sembra impossibile! Cosa ho fatto in questo periodo di tempo? Ho lavorato, passato qualche weekend in giro (uno splendido weekend lungo nella mia amata Germania) e poco altro!

Ho trovato il tempo, certo, per pensare ai pacchetti dello swap, preparare il contenuto e spedire. E oggi è arrivato il tempo di...ricevere!
Combinazione stamattina ero in casa quando è passato Babbo Natale, che si è sbagliato di giorno e infatti non aveva nemmeno la tuta rossa d'ordinanza ma una divisa blu e la giacca a vento, sarà ciò che indossa nel resto dell'anno! Mi ha pure fatto firmare due ricevute, come son cambiati i tempi, una volta metteva i regali sotto l'albero e via, mentre adesso è diventato così diffidente... Mi ha salutato di fretta senza neanche fare "oh, oh, oh" peccato, avrei tanto voluto sentire la sua tipica risata! Però due regali li ha lasciati e ora vi racconto...

Due doni da parte di Barbara e Serena ovviamente, le due amiche blogger alle quali ero stata abbinata da Muccasbronza per lo swap natalizio.
Intanto dico subito a entrambe: grazie, grazie, grazieeee!!! I vostri pacchetti mi han fatto un enorme piacere...anche il mio stomachino ringrazia di cuore, mentre la ciccetta sui fianchi da smaltire in palestra un po' meno, ma la ignoro beatamente!!!

Le foto non rendono la squisitezza del contenuto dei pacchetti!

Iniziamo da Barbara, scatola gialla per intenderci: favette dolci confezionate da lei, fantastiche per chi come me adora la pasta di mandorle, yum! E poi il Presniz, tipico dolce triestino preparato da una pasticcera del posto, deve essere ottimo ma non sono ancora riuscita ad assaggiarlo, lo farò domani a pranzo! E infine...una bella radice di rafano ben confezionata! Son veramente curiosa di provare ad usarla e sfrutterò le ricette di Barbara inserite anch'esse nella scatola dono! Ricordo di aver mangiato in Germania una salsa al rafano perchè là usa ed infatti a volte nei menu ricorre la parola Meerrettich, che dovrebbe voler dire proprio rafano. Rammento un gusto particolare ma interessante per cui son curiosa di riprodurre questa salsina come anche altre ricette!

Passiamo a Serena! Scatola blu da regalo, compatta e...pesante! Cosa conterrà?

Una quantità pazzesca di dolci di tipo diverso, frutto dell'abile lavoro di Serena e mamma! Bravissimissime!!! :-p Come dice il biglietto son tipici dolci natalizi...e io non li conoscevo! Ma ora per fortuna ho rimediato! Da dove iniziare? Quelle mandorle pralinate...una tira l'altra! Ho dovuto pure ammonire mio marito: "Non mangiare così velocemente, ti ricordo che i dolcetti sono INNANZI TUTTO PER ME, eh eh!" E poi c'erano sfogliatelle dal fantastico ripieno cioccolatoso, bocconotti dal cuore di marmellata, pepatelli e infine caggionetti! Questi ultimi proprio li ho trovati particolari e sono curiosissima di conoscerne la ricetta! Immagino anche che siano quelli che vadano consumati più velocemente, provvederò! E infine nella scatola ho trovato ancora un graziosissimo portacandela a forma di Babbo con renna e un segnaposto natalizio! Devo anche complimentarmi per la cura nelle confezioni: ogni sacchettino era chiuso da un minuscolo funghetto rosso e bianco!

Ragazze, grazie ancora, partecipare a questa iniziativa è stata un'esperienza veramente divertente, rimaniamo in contatto!

Ho visto che Serena ha ricevuto il mio pacchetto, spero giunga presto anche a Barbara!

A presto e buoni preparativi a tutti per questo Natale ormai imminente!




martedì 18 novembre 2008

Swappiamo!?

Sono una vera smemorata...sono in super ritardo per questo post! Partecipo alla simpatica iniziativa di Muccasbronza (per saperne di più clic al suo link!) e dovrei parlare un po' di me per farmi conoscere meglio dai food bloggers ai quali verrò abbinata!
Che dire?
Io sono ligure ma vivo da alcuni anni in Piemonte, adoro la cucina di entrambe le regioni e in generale apprezzo le varie specialità regionali italiane! Non ho alcun tipo di allergia alimentare...assaporo tutto con gusto (sob...per la linea!) All'inizio di ogni stagione mi fa piacere pensare alla nuova varietà di ortaggi e di verdure che la natura riserverà in quel periodo...
Mi piace raccogliere ricette impossibili che probabilmente non sperimenterò mai...
Per il resto... viaggerei di continuo, leggerei valanghe di libri (in estate quando son libera dal lavoro ci riesco!) e, come direbbe Woody Allen, soffro di "iperattività immaginativa"...ossia penso, penso di continuo a quello che faccio, che farò, che potrei fare, che avrei potuto fare se... ecc. ecc. che stress!

venerdì 7 novembre 2008

Crema di topinambur

Vorrei ringraziare due amiche blogger Silvana e Maddea per aver pensato a me per questo premio: grazie! E' bello far parte di questo gruppo che ogni giorno è sempre più grande!
Regolamento:
Questo è un premio che riconosce i valori che ogni blogger dimostra ogni giorno nel suo impegno a trasmettere valori culturali, etici, letterari e personali. In breve mostra la sua creatività in ogni cosa che fa.Ecco cosa fare :1) Accettare e visualizzare l'immagine del premio e far rispettare le regole2) Linkare il blog che ti ha premiato3) Premiare altri 15 blog e avvisarli del premio.

E ora dunque...squilli di trombe...perepepè! ...è il momento delle premiazioni!
1) Mirtilla, di Angolo cottura
2) Nini, di Dolci profumi
3) Popa, di Il gusto della vita
4) Astrofiammante, di Mangiare è un po' come viaggiare
5) Panettona, di Pain et chocolat
6) Michela, di Pepe e peperoncino
7) Manu e Silvia, di Spizzichi e bocconi
8) Soleluna, di Stegnat de polenta
9) Nightfairy, di La collina delle fate
10) Sara, di Il dolce mondo di Sara
11) Rossa di sera
12) Carolina, di Le ricette di Carolina
13) Ester, di Cose di casa mia
14) Raffaella, di Mani di pasta frolla
15) Brii, di Briggis recept och ideer



E veniamo ora alla ricetta!

Crema di topinambur

Io vado letteralmente pazza per i topinambur, per via del loro sapore che ricorda quello dei carciofi. In Piemonte si servono a fettine, crudi, insieme ad altre verdure con la bagna caoda (delizia di momenti conviviali in fredde serate invernali) o come contorno, passati nel burro.
Per non eccedere nei grassi si possono però utilizzare anche per una gustosa crema, piatto sempre molto apprezzato nelle sere fredde e umide come in questo periodo.
La preparazione è semplicissima e veloce, non mi dilungo nelle spiegazioni e mi tengo sul vago come quantità: ognuno si regolerà in base ai gusti e al numero di commensali.

Ingredienti:
topinambur
cipolla bionda
brodo vegetale
prezzemolo fresco sminuzzato
crostini di pane
olio evo, sale

In una pentola mettere una cipolla a fette e i topinambur puliti e affettati. Coprire con brodo vegetale e far cuocere. Rimuovere dal fuoco e ridurre in crema con un frullatore a immersione. Regolare di sale. Far saltare in padella con un filo d'olio evo dei cubettini di pane. Servire in tavola la crema, guarnita con un poco di prezzemolo, accompagnata ai crostini caldi. Buona serata!

venerdì 31 ottobre 2008

Biscottini di castagne con marmellata di zucca bianca

Una ricettina che racchiude i meravigliosi sapori dell'autunno! Mi piace molto usare per piatti dolci e salati la farina di castagne o le castagne secche, lo stesso dicasi per la zucca, che sto scoprendo nelle sue varietà.
In questi semplici biscottini di pasta frolla, in cui una buona parte di farina bianca viene sostituita da quella di castagne, il sapore amarognolo della pasta si fonde in bocca con quello dolce zuccherino dal lieve retrogusto di limone della marmellata di zucca bianca.
Bene, spero di aver invogliato qualcuno a provarli.
Ecco le ricette!

Pasta frolla con la farina di castagne.

Ingredienti:

100 g farina bianca
150 g farina di castagne
100 g burro
100 g zucchero
1 uovo e 1 tuorlo
un pizzico di sale

Preparare la frolla e po stenderla fine e tagliarla con le formine per biscotti (io ho fatto dischetti su cui ho steso la marmellata e poi li ho coperti con dischetti forati).
Disporli in una teglia rivestita di carta forno e far cuocere a 180° per circa 12 minuti.

Marmellata di zucca bianca.

La zucca in questione mi è stata gentilmente donata da una collega, che mi ha anche passato la sua ricetta collaudata. La stessa ricetta l'ho trovata pure su qualche sito ma dubito che la mia collega l'abbia letta in rete, lei e i computer vivono su due pianeti molto lontani tra loro...

Per questa marmellata occorre usare una zucca dalla polpa bianca detta, se non ricordo male, proprio cocomerina. La forma infatti ricorda l'anguria che si mangia l'estate! E' una zucca ovale, verde con macchioline giallo-biancastre e mi dicono che si utilizza esclusivamente per le marmellate.

Ingredienti:

1 kg di polpa di zucca
750 g zucchero
1 limone non trattato

Tagliare la zucca a pezzetti finissimi e metterli in una ciotola capiente con lo zucchero e il limone precedentemente pulito e affettato finissimo. Mescolare per bene e lasciar macerare al fresco mezza giornata. Trasferire poi il tutto in una pentola e dare una frullata con il frullatore a immersione. Portare a ebollizione e far cuocere 45 minuti. Passato questo tempo togliete dal fuoco e invasate in barattoli precedentemente sterilizzati. Mettete i coperchi e capovolgete per per formare il sottovuoto.

Un consiglio: ho fatto due volte questa marmellata perchè la prima mi è venuta durissima una volta che si è raffreddata! Vincete la tentazione, dopo 45 minuti dall'inizio dell'ebollizione, di far cuocere ancora perchè vi sembra liquida! Se fate la prova piattino infatti penserete di doverla bollire ancora a lungo...e invece no! Toglietela subito dal fuoco, una volta fredda avrà la consistenza ottimale.

Io l'ho utilizzata, oltre che per questi biscottini di farina di castagne, sulle fette Wasa a colazione e ho intenzione di servirla con formaggi saporiti in occasione di qualche cena. L'abbinamento con il salato è ottimo. Buon appetito!

Dimenticavo! Con questa ricetta partecipo ad una simpatica iniziativa, una raccolta di ricette con la zucca!

mercoledì 29 ottobre 2008

Bocconcini di murena gratinati

Questo è l'ingrediente base della ricetta quiz! Una "bella" murena presa fresca fresca dal pescatore sabato mattina quando mi trovavo al mare a trovare la mia famiglia. Ho scoperto così un pesce dalla carne molto gustosa che non avevo mai provato prima.Non vi dico il "divertimento" nello spellarla, mentre mi scivolava di continuo via dalle mani! Tra l'altro ne avevo due da preparare...

Due info veloci sulla murena anche se magari molti le conoscono già. La murena pare sia una signorina piuttosto riservata ma se viene stuzzicata morde! ...e il suo morso può portare infezioni o eventualmente anche...all'altro mondo...quindi, suvvia, smettetela di importunarla!

Inoltre il suo sangue, da crudo, è velenoso ma, come anche per le anguille, una volta che il pesce è cotto non c'è più nessun problema. Evitate quindi di bervi quel goccino di sangue di murena fresco che già vi stavate pregustando!

Bene, dopo queste stupidaggini (ma oggi ci vogliono proprio, dopo lo stress scolastico di questo periodo!), passo alla ricetta.

Se impiegate un po' di tempo a spellare e a pulire il pesce per mancanza di dimestichezza, come è successo a me, consolatevi con il fatto che, svolta questa procedura, la preparazione della ricetta è semplicissima ma di ottimo effetto e il sapore è particolare e allo stesso tempo delicato.

Questa ricetta l'ho letta in rete su vari siti e mi è piaciuta molto per la sua originalità. Io, avendo oltre due chili di murena, ho raddoppiato le dosi degli ingredienti.

Ingredienti:
Per una murena circa di un chilo:
due bicchieri di vino bianco
due chiodi di garofano
una foglia di alloro
un albume montato a neve
pangrattato
noce moscata
olio evo
sale e pepe
In una pentola mettere la murena pulita, spellata e tagliata a bocconcini, il vino, la foglia di alloro, i due chiodi di garofano e un po' di sale e pepe. Far bollire per dieci minuti e poi scolare il pesce. Passare i bocconcini di murena sgocciolati nel pangrattato e successivamente nell'albume montato a neve e infine adagiarli in una pirofila precedentemente unta d'olio. Cospargervi ancora qualche pizzico di sale e pepe, un po' di noce moscata grattugiata, un filo d'olio evo e mettere in forno a gratinare fino a doratura. Buon appetito!
Dimenticavo! The winner is....chi ha detto ricetta salata, gratinata...perchè no, non sono meringhe! Ciao a tutti!

domenica 26 ottobre 2008

Quiz!

Dolce o salato?
A voi la parola!
A chi indovina l'ingrediente principale entro mercoledì 29...una calorosa stretta di mano virtuale!






martedì 21 ottobre 2008

Peperoncini ripieni


E' una ricetta del mese scorso, una conserva che in casa apprezziamo molto e che ho preparato in un inizio settembre frenetico, tra la ripresa del lavoro dopo-ferie e mille altre cose che ancora oggi mi tengono lontana da questo mio "spazio virtuale".
Ma comunque sono qui, safe and well nonostante tutto. Sperando che in queste giornate piene il tempo per un post e per una visita agli amici dei blog rimanga sempre.
In questo periodo ricordo anche di aver ricevuto un premio da un'amica foodblogger che non ho ancora ringraziato e me ne scuso ma come ho detto non ho proprio avuto tempo per fare nulla...
Ricette preparate tra settembre e ottobre? Minestre, insalate... stiamo anche (mio marito ed io) cercando di mangiare un po' meno...non è una dieta vera e propria, diciamo che stando un po' più leggeri e riducendo alcuni grassi ci si sente meno in colpa ad andare a cena fuori il weekend!
Di diverso dal solito ho preparato solo qualche conserva per l'inverno e altra marmellata. Questa attività mi distrae e mi fa trascorrere qualche dopocena spensierato in cucina!

Oggi vi parlo molto semplicemente di questi "peperoncini ripieni alla maniera di Mimina"... Mimina era un'energica, anziana, piccola anzi veramente minuscola, signora che viveva nella casa accanto ai miei nonni. In quel suo piccolo corpicino racchiudeva una forza incredibile: zappava nel suo orto fino a ridurre il terreno alla consistenza della sabbia, si arrampicava sugli alberi...Cucinava pochissimo per sè, forse quello è stato per molto tempo il suo elisir di lunga vita, ma aveva alcune ricettine segrete per certe conserve che rivelava solo ad alcuni vicini fidati...

Peperoncini
tonno
capperi
acciughe sotto sale . Le proporzioni tra questi ingredienti le calcolo a occhio!

E' necessario molto olio e.v.o.
La ricetta è semplice e nota e sicuramente la maggioranza di chi mi legge li prepara.

La cosa noiosa è scavare delicatamente i peperoncini con un cucchiaino per togliere tutti i semini dopo aver inciso la calotta con un coltellino. Per fare questi passaggi indossate dei guanti altrimenti vi sentirete la pelle pizzicare per lungo tempo!
Fatto questo primo passaggio, mettere in una pentola capiente:

1/2 l aceto bianco di vino
1 bicchiere d'acqua
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio d'olio d'oliva

Quando il composto raggiunge il bollore mettere i peperoncini puliti e farli bollire per 2 minuti. Eseguire questo passaggio con un po' di peperoncini alla volta. Rimuoverli dalla pentola e metterli ad asciugare su un canovaccio capovolti, con l'apertura in basso, per alcune ore. Quando sono asciutti riempirli con con la farcia di tonno, acciughe (precedentemente dissalate) e capperi precedentemente passati al mixer e ridotti in morbida crema. In vasetti di vetro precedentemente sterilizzati versare un po' di olio evo, i peperoncini con l'apertura in su, altro olio, poi ancora peperoncini fino a riempire il vaso. Assicurarsi che l'ultimo strato sia ben coperto dall'olio e controllare che non vi siano bolle d'aria. Posizionare una griglietta che tiene fermo il contenuto e chiudere i vasetti ermeticamente. Aspettare almeno un mese prima assaggiarli e poi...buon appetito!

martedì 9 settembre 2008

Ricordi di viaggio...

Ragazzi... non sarei più tornata, non ancora almeno...
C'è chi dice che più di una o due settimane lontano da casa non resisterebbe...non è il mio caso!
Comunque son tornata da circa dieci giorni e ho spiato il mio blog senza fare nulla. Anche inserire un nuovo post avrebbe voluto dire riprendere la solita vita e quindi ho rimandato... il lavoro no ovviamente, ho ripreso a scuola il primo di settembre.
E in questi dieci giorni a casa mia non ho cucinato niente che sia degno di nota tranne un paio di conserve che inserirò a breve.
Il mio viaggio mi ha portato prima a Stoccolma, che ho eletto città del cuore e dalla quale non me ne sarei più andata, (questa è una foto scattata allo Skansen, l'enorme museo all'aria aperta dove si trovano anche gli animali tipici scandinavi, guardate questi simpatici orsi bruni!)
poi via traghetto in Finlandia lungo una parte di costa (Turku, Naantali, Uusikaupunki, Kristinestad, Kaskinen), per proseguire nella regione dei laghi (Kuopio, Savonlinna, Punkaharju e altre fantastiche località della regione) tra laghi infiniti, pinete sconfinate nelle quali passeggiare e giocare a contare chi vede più funghi, cottage di legno colorati, il tutto immerso in una pace irreale, e poi nella Carelia meridionale per giungere infine a Helsinki. La capitale finlandese merita la visita davvero. Da questa città con un aliscafo abbiamo raggiunto l'Estonia per una visita a Tallinn (la sua città vecchia è davvero suggestiva). Durante il viaggio in aliscafo ho gradito molto chiacchierare con una simpatica coppia di vivaci pensionati finlandesi che mi hanno raccontato fatti interessanti relativi alle vicende della loro nazione e mi hanno aiutato a capire meglio molte cose che avevo letto.

Il cibo: nonostante "qualcuno" abbia detto che i finlandesi non mangiano bene o qualcosa del genere (e per questo gli han dedicato una pizza), noi abbiamo apprezzato le tonnellate di salmone che abbiamo gustato in molteplici occasioni, spesso acquistato cotto sul mercato di qualche cittadina e mangiato subito! E poi aringhe con fantastiche salsette agrodolci e fritture di pesciolini di lago! Oh...

Molto è stato anche cucinato in camper ma qualche cenetta fuori ce la siamo concessa, in particolare vorrei segnalarvi, nel caso passaste di là, eh eh, un delizioso ristorantino in Helsinki, il "Sea Horse". E questo è quanto abbiamo apprezzato: zuppa cremosa di samone (una favola e con una quantità incredibile di pesce) e frittura di aringhe per me e aringhe ripiene per mio marito.Alla fine ero stravolta per la quantità di cibo (porzioni molto abbondanti) ma allo stesso tempo veramente soddisfatta. Il prezzo inferiore ad un ristorantino qualsiasi delle nostre parti ci ha reso la cena ancora più gradita.
Come concludere? Sapevamo già entrambi che il viaggio ci avrebbe soddisfatto in pieno, memori di un viaggio in Norvegia, Lapponia finlandese e attraversamento della Svezia di qualche anno fa, certo, eppure tutto ci ha nuovamente stupito... la natura, la tranquillità, uno stile di vita invidiabile...
Se ci trasferiamo là poi che facciamo? Vabbè, pazienza, torniamo alla nostra vita!

venerdì 8 agosto 2008

Arrivederci a settembre...

Tempo di viaggi finalmente! Avevo già avuto un piccolo assaggio in primavera e poi a inizio luglio ma ora arriva il bello! E quindi niente ricette per un po' ma cibi semplici da poter preparare in pochi minuti sul nostro mini camper o da mangiucchiare in giro tra un'escursione a piedi e una in bici!
Via verso climi più freschi come piace a noi, con la speranza di indossare presto una giacca a vento o un pile! (siamo strani, lo so, di solito uno spera in sole e caldo...)
Ah, la meta! Laghi finlandesi e, spero, un saltino a Tallin. Non ci spingeremo troppo a nord, abbiamo già visitato la Lapponia, stupenda, in un viaggio precedente. Adesso non mi sbilancio sui dettagli, siamo pieni di guide, cartine e voglia di girare, racconterò quanto visto al mio ritorno.
Spero anche di poter mostrare in foto i succulenti salmoni che ci stiamo già pregustando!
Arrivederci a settembre!!!

mercoledì 30 luglio 2008

Pesce finto


Veramente in casa mia questa ricetta viene chiamata pasticcio di tonno, ma pesce finto è una definizione più scenografica, diaciamo da... anni '80? Ma sì, credo che usasse parecchio questo antipasto in quegli anni! E con questo piatto partecipo alla raccolta di ricette "quando erano gli anni '80" indetta da Salsadisapa! Ho scovato un assurdo stampo a forma di pesce molto kitsch, non so quante altre volte potrà tornarmi utile... Ma questo pasticcio di tonno-pesce finto che dir si voglia, è ad oggi un piatto che in famiglia è sempre molto richiesto, l'unica variante è che viene più sobriamente presentato in una ciotola senza tanti fronzoli.
Ingredienti:
300 g di tonno sott'olio
3 patate medie-grandi
una manciata di capperi sotto sale
un uovo e un tuorlo
olio d'oliva
succo di limone
sale
Lessare le patate e poi passarle ancora calde. Frullare il tonno con i capperi dissalati fino a che non si ottiene un composto finissimo. In una ciotola mescolare questo composto insieme alla purea di patate. Regolare di sale (attenti perchè i capperi danno già sapore). Preparare nel bicchiere del frullatore una maionese con l'uovo, il tuorlo, olio d'oliva quanto basta per avere una crema densa, sale e un poco di succo di limone. Aggiungere circa un terzo della maionese al composto precedentemente preparato ed amalgamare bene. Foderare uno stampo a forma di pesce con pellicola trasparente, versarvi il composto e premere bene in modo che aderisca compatto alla forma. Mettere in frigo. Prima di servire capovolgere il "pesce" su un piatto da portata, coprire con maionese e decorarlo a piacimento con capperi, carotine, uova sode...

lunedì 28 luglio 2008

Zuppa di pesce

Continua la saga del pesce comprato dal piccolo peschereccio! L'altro giorno volevo fare la zuppa di pesce come si usa nella mia famiglia, ossia come l'ha sempre preparata mio papà. Stavolta lui avrebbe solo supervisionato il lavoro, mentre io avrei fatto il tutto. E così è stato.

Fase uno: al porto dalle solite due barchette... un'occhiata ai pesci nelle cassette... "ecco dei pesci di scoglio per la mia zuppa, oh! ma che fanno, saltano via?" "Per la zuppa?" dice il pescatore attento al mio bisbiglio, "ho scorfani, gallinelle, prete, tracina..."
Fase due: in auto fino a casa... Ma non potevano già essere morti questi dannati pesci? Mi devono far sentire una torturatrice che mentre io guido loro si dibattono chiusi dentro un sacchetto? Ciaf ciaf! So bene di essere visionaria, ma in quel momento non mi sarei stupita se uno scorfano fosse saltato fuori e mi avesse addentato un braccio per punirmi...

Fase tre: pulitura... oh, oh, risparmio i dettagli... per lo meno molti di questi pesci non hanno bisogno di essere squamati. Un occhio di riguardo alla tracina poi, se pungersi con questo pesce non rientra nelle vostre ebbrezze da provare.

Fase quattro: ...non c'entra niente con la ricetta, sono andata a farmi un bagno al mare per ricaricarmi di energie per la

Fase cinque: In un pentolone grande grande mettere olio extra vergine di oliva, una cipolla a fette, uno spicchio d'aglio, una carota e un gambo di sedano a pezzetti, far soffriggere leggermente qualche minuto poi aggiungere i pesci, incoperchiare e far cuocere delicatamente per circa 15 minuti. Passato questo tempo aggiungere un pomodoro a pezzi, acqua bollente quanto basta a coprire i pesci e due cucchiai di farina precedentemente tostata in un pentolino. Regolare di sale e pepe, incoperchiare e lasciar cuocere lentamente per 45 minuti.

Fase sei: il pesce è cotto, bene il gioco è fatto, qualcuno dirà, e invece il "male" deve ancora arrivare! Togliere dai pesci solo le lische grosse o le spine evidenti e poi, armandosi di santa pazienza e di un robusto passaverdure, passare al setaccio tutto il contenuto del pentolone. Per questo lavoro ho impiegato non meno di un'ora e mezza, perchè non è semplice passare i pesci, nonostante dopo la cottura siano mezzi disfatti.

Fase sette: La zuppa è pronta! Si controlla il sale, volendo si può aggiungere un pizzichino di peperoncino, si scalda e poi si impiatta, accompagnandola con crostini e versando a crudo in ogni piatto ancora un filo di olio evo.
Vale la fatica, è uno dei piatti di pesce più buoni che esistano, a mio parere. La foto non rende giustizia, sob, ma tutti avevano fretta di pappare la zuppa e non siamo stati a perder tempo con "cerca la scodellina giusta ecc." Comunque, buon appetito!

domenica 27 luglio 2008

Pagaro con pomodorini


Nel post di questa sera si parlerà di...Pagaro con pomodorini, ovviamente, ma anche di un premio e ancora di pesce...
Questa ricetta è saporita, appetitosa e, non meno importante, piuttosto leggera. E dunque mi va giusto bene per sponsorizzare il premio ricevuto da Cannelle: grazie!

Premio "Mi hai salvato il girovita"
Regolamento:Il premio"Mi hai salvato il girovita" è assegnato a chi, attraverso un'intuizione, una soffiata, una nonna apparsa in sogno, una relazione con un nutrizionista impazzito, o per semplice botta di culo, si trovasse a pubblicare una ricetta che, mantenendo intatta la goduria del cibarsi, non vada ad incidere sull'incremento dei nostri ex vitini da vespa. (Fine del regolamento)
Invito chiunque passi di qui ad autopremiarsi pubblicando una ricetta light e a passarlo ad altri blog. Ma quasi quasi io passo la palla, anzi la richiesta di ricetta light... a Emilia e a Lisa!

La mia ricetta è dunque quella del pagaro in tegame con pomodorini.


Di estrema facilità da eseguire, come per molte ricette di pesce non è necessario dover ricorrere a preparazioni complicate per avere ottimi piatti. L'importante è che il pesce sia buono e freschissimo.
Sulla freschezza dei miei pagari proprio non si poteva discutere! In questi giorni infatti, trovandomi dai miei genitori al mare, al mattino sono andata a comprare i pesci direttamente da dei piccoli pescherecci che attraccano in porto quasi ogni mattina. Trovo questo fatto fantastico, c'è molta più soddisfazione che ad andare in pescheria! Certo, non si può partire da casa pensando "voglio comprare il tale pesce", poichè si va al porto e si guarda cosa son riusciti a pescare quel giorno e di conseguenza, in base al pesce che hanno, si pensa poi a cosa poter cucinare. Generalmente queste barche hanno pesci di scoglio e quelli che a volte son considerati meno pregiati. - L'altro giorno avevano ad esempio delle bughe (in italiano corretto boghe, ma credo che nessun ligure le chiami così, io ad es. ne ho scoperto il nome esatto solo poco tempo fa!), un pesce che se non è freschissimo non è molto buono. Ma, dato che nella cassetta sulla barca "saltellavano" ancora, non mi son fatta problemi sulla freschezza! Arrivata a casa le ho pulite, poi le abbiamo messe semplicemente a cuocere sulla griglia con un poco di sale fino e le abbiamo gustate solo con un goccio di succo di limone: ottime!-
Chiuso l'inciso bughe - boghe (oggi sono un po' prolissa) e torno ai pagari. (probabilmente chi leggeva perchè interessato a questa ricetta probabilmente si è già stufato ed è ... cliccato via!)


Anche i pagari son stati presi direttamente da un peschereccio. A casa, con somma gioia, li ho sviscerati e squamati (ovviamente in pescheria il pesce viene pulito, sulla barca no). Poi ho messo in un tegame un filo di olio evo, uno spicchio d'aglio, un battuto di prezzemolo e timo fresco e successivamente il pesce. Poi ho sfumato con un goccio di vino bianco, ho aggiunto qualche pomodorino ciliegino diviso in due, regolato di sale e terminato di cuocere. Semplice e delizioso. Buon appetito!

lunedì 21 luglio 2008

Budino di prugne

Ecco iniziata la stagione delle susine "ramassine"! Me ne è stato regalato un cesto enorme e ho iniziato a dilettarmi in preparazioni varie. Più precisamente, all'inizio è stato un diletto, in seguito un lavoro piacevole seppur faticoso e a fine giornata un incubo materializzato in forma di susine! ...e il cesto non è ancora vuoto! Protagonista assoluta della giornata è stata la marmellata, seguendo una preparazione che probabilmente è più o meno la stessa che seguono tutti. Snocciolo e divido in due le susine, le metto in pentola a fuoco basso a cuocere pian pianino. Queste si spappolano fanno del liquido che poi si asciuga. Successivamente tolgo dal fuoco, passo la frutta con il passaverdura e a questo punto aggiungo 800 g di zucchero ogni chilo di purea di frutta. Rimetto sul fuoco, basso, e faccio sobbollire fino a quando la marmellata ha raggiunto la giusta consistenza. Invaso in barattoli precedentemente sterilizzati, chiudo e capovolgo per 10 minuti, poi rigiro i vasetti.

Questa operazione mi ha impegnata a lungo, visto che ho avuto a che fare con parecchi chili di frutta.

Una parte di susine le ho invece pulite con uno strofinaccio inumidito, le ho divise in due e tolto il nocciolo e poi le ho messe in sacchetti per alimenti (circa 500 g per busta), vi ho aggiunto un cucchiaio scarso di zucchero e infine ho messo il tutto nel congelatore.

Le susine congelate potranno poi essere usate per torte, per essere cotte l'inverno con zucchero, vino rosso e cannella, per preparare anche questo semplice budino.


Budino di frutta

Questo budino può essere fatto con le prugne o anche con le pesche, ciliegie o altra frutta. Io ho sempre provato con susine o pesche perchè mi piace usare frutta estiva, morbida e succosa.

La ricetta è tipica piemontese, nella famiglia di mio marito è il dolce tipico per l'estate e lo cuociono semplicemente in una pirofila. Se però si usa un classico stampo da budino, una volta pronto e sformato avrà un aspetto decisamente più importante!


Ingredienti:

500 g di susine

100 g di zucchero

100 g di amaretti secchi

un cucchiaio scarso di cacao amaro in polvere

3 uova

3 cucchiai di pangrattato

burro e altro pangrattato per lo stampo

Pulire le susine con uno strofinaccio umido, dividerle a metà, togliere il nocciolo e metterle in una pentola. Porre la pentola sulla fiamma molto bassa e far cuocere la frutta alcuni minuti. Le susine tenderanno a rilasciare del liquido e a disfarsi un po'. Far sobbollire un poco affinchè la frutta si asciughi un minimo. Togliere dal fuoco. In un recipiente sbattere le uova con lo zucchero, poi aggiungere il cacao, gli amaretti ben sbriciolati e il pangrattato e amalgamare bene. Infine aggiungere anche la frutta e mescolare. Immburrare uno stampo da budino,versarvi del pangrattato e far ruotare in modo che si sparga ovunque. Capovolgere per rimuovere il pangrattato in eccesso. Versare il composto nello stampo e cuocere in forno, preriscaldato a 180°, per circa 60-70 minuti. Una volta cotto far raffreddare e poi conservare in frigo. Buon appetito!

mercoledì 16 luglio 2008

Crumble di albicocche


Recentemente a Londra mio marito ha mangiato un ottimo crumble di mele e mirtilli che io, purtroppo ma saggiamente, mi sono limitata ad assaggiare... era veramente delizioso e mi ha fatto tornare la voglia per questo dolce che non mangiavo da tempo.
...Guarda caso ieri avevo delle albicocche in casa già da alcuni giorni che urgeva consumare e ho pensato di utilizzarle per questa preparazione.
Calerò un pietoso velo sull'abbuffata di crumble ieri sera a cena, abbiamo ammesso entrambi di averne mangiato fino a non poterne più... vergogna vergogna, stasera prenderò la bici e andrò a scontare la punizione!
Questo però vi può servire come garanzia del fatto che il dolce è ottimo e potreste diventare crumble addicted!

Ingredienti:
una ventina di albicocche
2 cucchiai di zucchero demerara
100 g farina
100g mandorle spellate
100 g zucchero demerara
100 g burro
1/2 cucchiaino di cannella
Dividere a metà le albicocche, togliere il nocciolo e adagiarle in una pirofila leggermente imburrata o in alcune pirofiline monoporzione. Cospargere i due cucchiai di zucchero sulle albicocche. In una ciotola mescolare insieme farina, zucchero, cannella e mandorle precedentemente tritate. Unire il burro a tocchetti e lavorare con la punta delle dita fino a ottenere un impasto bricioloso. Coprire le albicocche con uno strato spesso di briciole e infornare in forno già caldo a 180° per circa 20-25 minuti. Ottimo gustato caldo (non bollente!) e a chi mi dice "un dolce da mangiare caldo a luglio?" farò osservare che da me in queste sere fa piuttosto fresco!


martedì 15 luglio 2008

Tartare di carne e verdure


Un piatto fresco, estivo e molto gustoso!
E' naturalmente necessario che la carne sia freschissima, magra e di ottima qualità. Fatevela tagliare a coltello dal macellaio e non tritare perchè perderebbe tantissimo in sapore e consistenza.
Se ne fate piccolissime monoporzioni può essere un antipasto, servito in porzioni più abbondanti invece...

Ingredienti:
300 g di polpa di vitello battuta a coltello
una carota
un piccolo cipollotto
mezzo peperone
mezzo cetriolo
un piccolo pomodoro
una piccola manciata di capperi sotto sale
mezzo limone
sale

Per la vinagrette:
tre cucchiai di olio evo
un cucchiaio di succo di limone
un cucchiaino scarso di senape di Digione
4 o 5 gocce di salsa Worcester
sale e pepe


Mescolare molto bene in una ciotola gli ingredienti per la vinagrette.
Pulire bene le verdure (al pomodoro togliere semi e parti acquose) e tagliarle a dadini molto piccoli, sminuzzare i capperi precedentemente sciacquati e unire il tutto alla vinagrette. Mescolare bene e mettere da parte. In un'altra ciotola amalgamare la carne con una presa di sale e il succo di mezzo limone. Dividere la carne in due mucchietti. Stendere su un piatto da portata uno strato di carne, poi uno strato di verdure e successivamente un altro di carne e sopra di esso le verdure rimaste. Per questa operazione, affinchè la forma sia più precisa e gradevole, si può usare un contenitore della forma preferita, rivestirlo di pellicola trasparente, comporvi gli strati all'interno, poi capovolgere sul piatto da portata e infine rimuovere la pellicola. Servire subito o tenere in frigo fino a che non si porta in tavola. Buon appetito!

giovedì 10 luglio 2008

Ora mi devo disintossicare!

Candy cakes in una vetrina di Soho.


Un piatto di fish and chips accompagnati da una real ale.

English breakfast: eggs, bacon, sausages, baked beans, toast, salted butter, orange juice and a cup of tea... yummy!

Queste non sono mie ricette, of course, ma una piccola carrellata di ciò che ho mangiato lo scorso week end a Londra! Di conseguenza a capire il significato del titolo di questo post ci vuole poco! Nel b&b in cui siamo stati gustavamo di primo mattino una saporita English breakfast, di giorno un tramezzino veloce e la sera cena al pub... So che la cucina inglese ha anche altro, non era certo la prima volta che andavo in Inghilterra, quindi le foto non vogliono essere una critica alla cucina inglese! anzi, dirò la verità... da quanto era che non mi sbafavo così tante patate fritte, tra l'altro ottime! ...e anche un buon fish and chips! Ci siamo tolti una gran voglia di tutto ciò che generalmente ci si sente in colpa a mangiare! Effettivamente alla fine temevamo che i nostri fegati implorassero pietà...ed è per questo che, tornata a casa, mi son data a semplici insalate e poco altro!
Il long week end nel complesso è stato fantastico, un po' meno il tempo... ma in viaggio e con la giusta compagnia tutto diventa piacevole, compreso il "pernottamento" sul pavimento freddo di Stanstead in attesa di un volo di primo mattino!
See you soon!

mercoledì 2 luglio 2008

Crostata alla frutta


Finalmente posso postare una mia nuova ricetta. Nuova per dire, perchè trattasi di torta che è un must della stagione estiva e ognuno avrà la propria ricetta collaudata. Per i miei gusti questa è una delle torte che preferisco in assoluto, anzi direi proprio che è La torta! A volte in giro ne ho assaggiate di potenzialmente buone, come pasta e crema, ma poi avevano sopra frutta sciroppata anzichè fresca ed era un po' una delusione per il mio palato...
Per la pasta uso la mia solita ricetta della frolla, adattando le proporzioni degli ingredienti alla dimensione della teglia. In questo caso avevo una teglia da circa 28 cm e non ho voluto fare la base troppo fine.
Purtroppo nella foto la si vede ancora in teglia, il motivo è che ho dovuto trasportarla e per non rischiare di rovinarla l'ho lasciata nella teglia fino a che non sono arrivata a destinazione.

Ingredienti:
per la base:
300 g farina
150 g burro
150 g zucchero
3 tuorli e un pochino di albume
scorza di limone grattugiata
una punta di lievito


Per la crema pasticcera (deve rimanere ben densa):
1/2 l di latte
la scorza di mezzo limone
4 uova
200 g zucchero
45 g farina

frutti di bosco freschi o altra frutta a piacere


Preparare la pasta frolla, formare una palla, avvolgerla nella pellicola e metterla al fresco.Portare a ebollizione il latte con la scorza del limone, togliere dal fuoco e far intiepidire.In una pentola sbattere uova e zucchero e ottenere un composto schiumoso. Aggiungere gradatamente la farina setacciata. Versarvi lentamente mescolando il latte da cui è stata tolta la scorza. Mettere la pentola sul fuoco a fiamma bassa. Far addensare e quando la crema ha raggiunto la densita voluta fa cuocere ancora un minuto o due e poi togliere dal fuoco. Mentre la crema raffredda, imburrare e infarinare una teglia preferibilmente con il fondo removibile e adagiarvi la pasta. Ricoprire con carta forno e fagioli secchi o pesetti e far cuocere in forno a 190-200° per circa 25 minuti. Una volta sfornata rimuovere fagioli e carta e far raffreddare.Successivamente versarvi la crema, livellarla bene e disporvi la frutta scelta.A volte preparo una gelatina con i preparati in busta e la spennello sopra la frutta per lucidarla, questa volta non l'ho fatto, la frutta era tanto bella che non volevo aggiungere altro! Ho usato fragole, lamponi e mirtilli.
La torta, pur essendo stata presentata al termine di una cena di famiglia in cui si era già mangiato in quantità, è stata spazzolata via in pochi minuti!


C'è chi prepara altri tipi di creme al posto della crema pasticcera classica, chi avesse voglia di farmi sapere le proprie varianti mi fa un piacere, così la prossima volta la sperimento con qualcosa di diverso. Buon appetito!

mercoledì 25 giugno 2008

1.Voglia di vacanze...2.propositi in cucina

1. Non ho più postato nulla, anche perchè in questi giorni le mie attività in cucina si riducono a un'insalata o a una pasta veloce! Si dice che gli insegnanti abbiano vacanze lunghissime, non è vero? Invece io sto facendo super lavoro a scuola in questi ultimi giorni di giugno e sono impegnata a volte fino a sera! Ne avrò ancora per un po' e poi finalmente mi distrarrò e andrò al mare, tra un paio di settimane volerò anche via per un long weekend e naturalmente potrò dedicarmi a provare qualcosa di nuovo in cucina... e poi più in là arriverà anche un viaggio da qualche parte, evviva! ma prima di tutto ciò...scuola! Ok, mi lamento, ma in fondo non mi spiace, faccio cose che mi interessano... il fatto è che in questi giorni fa così caldoooooo!!!
Mi chiedo se queste mie faccende possano interessare a qualcuno, non credo, passo dunque a parlare brevemente di qualcosa che sia attinente a questo blog:
2. Propositi in cucina. Generalmente quando non ho tempo per la cucina come ultimamente, penso a tutto quello che potrò fare quando sarò più libera. L'estate in cucina mi piace perchè l'associo a marmellate e conserve! Penso alla frutta matura che - spero!- qualche parente gentile che ha la campagna mi regalerà e alle marmellate che di conseguenza farò! Penso a varie conserve di verdura sotto aceto, olio o agrodolce... che lavoroni che sono ma che belle soddisfazioni si hanno! Ispiratemi pure con le vostre ricettine di conserve, io poi vi dirò quali sono i miei cavalli di battaglia!
Spero di avere presto più tempo... ultimamente non passo molto neanche dai blog amici, scusatemi! A presto! :-)

mercoledì 11 giugno 2008

Crema di piselli con gnocchetti saporiti

Uno dei prodotti di questa stagione che preferisco sono i piselli. Il sapore dei piselli appena sgranati è completamente diverso da quello degli stessi legumi surgelati che compro nel resto dell'anno. In primavera quindi cerco di cucinarli spesso e la ricetta di oggi ha proprio i piselli freschi come ingrediente essenziale.
Le creme solitamente si accompagnano con i crostini ma questa volta ho voluto dare un tocco nuovo a una ricetta nota a tutti e ho pensato di fare questi piccoli gnocchetti (tipo minuscoli canederli) dal gusto decisamente saporito per contrastare il sapore molto delicato, quasi dolce dei piselli.

Ingredienti
Per la crema:
400 g circa di piselli freschi sgranati
1 cipolla
1/2 l di brodo vegetale leggero
2 cucchiai olio
sale
Per gli gnocchetti:
4 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
60 g di pancetta affumicata
1 uovo
noce moscata
Preparare la crema: in una pentola far appassire la cipolla con due cucchiai d'olio, aggiungere i piselli e poi il brodo caldo. Quando i piselli saranno cotti togliere la pentola dal fuoco e ridurre il tutto in crema con un frullatore a immersione.
Per gli gnocchetti mescolare in un recipiente il pangrattato, il parmigiano, l'uovo e la pancetta precedentemente tritata. Aggiungere un poco di noce moscata grattugiata, amalgamare bene e formare delle mini palline (consiglio di farle ancora più piccole di quelle che si vedono in foto). Portare ad ebollizione dell'acqua in un pentolino e tuffarvi gli gnocchetti, fate cuocere per 3-4- minuti e volendo, una volta scolati, farli saltare in padella con un filo d'olio per 1 minuto. Servire la crema calda in piatti fondi e mettere alcuni gnocchetti in ogni piatto. Buon appetito!

Dimenticavo: questi gnocchettini secondo me sono ottimi anche in brodo di carne al posto, ad esempio, dei cappelletti.

martedì 10 giugno 2008

Ravioli alla ligure

In quest'ultimo periodaccio non ho proprio avuto tempo per scrivere di mie nuove ricette e francamente ho anche cucinato poco. Ora, spero, si prospetta un periodo un po' più rilassato. In questo frangente di eventi che si sono susseguiti nella mia vita c'è stato tempo per eseguire un piatto che è proprio tra quelli che più amo: i ravioli. Per me la parola ravioli racchiude tutto un insieme di cose... innanzi tutto mi viene subito da pensare a quelli che si preparano nella mia famiglia in Liguria: bietole, carne e maggiorana elementi essenziali del ripieno e un semplice sughetto di pomodoro fatto con l'aggiunta dei pinoli. Poi penso a quando i miei nonni, che da poco non ci sono più, si alzavano all'alba e, come una perfetta catena di montaggio, mentre uno preparava la pasta l'altra faceva il ripieno per centinaia di ravioli che a pranzo sarebbero stati divorati dalla famiglia riunita al completo! E mia nonna che, portando in tavola un piatto stracolmo di ravioli fumanti, ogni volta diceva "avreste mica preferito gli gnocchi?"

Qua in Piemonte i ravioli vengono spesso chiamati...le raviole! (all'inizio mi sembrava un'eresia!) Il ripieno tipico è diverso da quelli liguri, ad esempio usano foglie di verza e carne, poi ci sono quelli al plin con il sugo d'arrosto, tutte delizie per il palato che io adoro... però non sono i ravioli alla maniera di mia nonna.


La ricetta di oggi dunque è proprio questa, senza stravolgimenti o innovazioni. La trovate sicuramente in ricettari di cucina ligure ma se volete seguire la mia ne sarò lieta... mi è costata una domenica mattina di fatica però io e mio marito li abbiamo mangiati due giorni e poi ne ho ancora congelato un bel po'...che piacere poi ritrovarseli!



Ingredienti
Per la sfoglia:
450 g di farina più ulteriore farina per la spianatoia
4 uova
2 cucchiai di olio di oliva
sale
Per il ripieno:
due mazzi tra bietole e, eventualmente, borragine
300 g di polpa di maiale
una cipolla
50 g di parmigiano grattugiato
3 uova
olio evo
vino bianco
abbondante maggiorana, possibilmente fresca
noce moscata
sale
Preparare la pasta con gli ingredienti indicati e mettere a riposare al fresco.
In un tegame cuocere la carne tagliata a bocconcini con olio, sfumata con un goccio di vino bianco e poi un pizzico di sale. A cottura ultimata frullare e mettere da parte.
Sbollentare la verdura precedentemente pulita, scolarla e metterla a raffreddare un po' in uno scola pasta. Prenderla poi a mucchietti e strizzarla letteralmente in modo da eliminare tutta l'acqua . Tritare la verdura e farla insaporire in un tegame con un soffritto di dipolla tritata e salare. Far un poco raffreddare e poi unirvi la carne, le uova, il formaggio, la maggiorana, la noce moscata grattugiata, amalgamare molto bene ed eventualmente regolare di sale.
Tirare la sfoglia sottile con l'apposita macchinetta. Infarinare uno stampo da ravioli classici e adagiarvi una sfoglia di pasta, adagiarvi sopra piccoli mucchiettini di ripieno e coprire con un'altra sfoglia. Premere bene lungo i bordi e passarvi anche il mattarello. Girare lo stampo sulla spianatoia cosparsa di farina e tagliare i ravioli con l'apposita rotella. Se una volta che avete terminato il ripieno vi avanza della pasta potete ricavare delle ottime tagliatelle. Viceversa, una volta avevo troppo ripieno e ho fatto delle frittelline!
Per surgelare i ravioli io li dispongo su un vassoietto rivestito di carta forno e su cui ho sparso un po' di farina. Ripongo il vassoio nel congelatore per qualche ora e quando i ravioli sono congelati li trasferisco in un apposito sacchetto da freezer.

Per il sughetto soffriggo leggermente una cipolla tritata e poi vi aggiungo la passata di pomodoro, una punta di cucchiaino di zucchero, il sale e una manciata di pinoli.

Yum, buon appetito!

domenica 1 giugno 2008

Frittelle di baccalà

La ricetta della nonna Tina... ora tramandata alla nipote!
Una foto super veloce scattata prima che finissimo di divorare le ultime frittelle..."mm che buone! ...mmm che saporino, ne voglio ancora...ah!!!la foto! fermi tutti, non mangiatene altre! prima devo fare una foto!" Bene, è andata più o meno così e infatti si vede quanto sia squalliduccia la foto, però meglio che niente! Quel che mi importa è che le frittelle sian buone!
Ingredienti:
800 g baccalà
200 g farina bianca
2 tuorli d'uovo
1 cucchiaino scarso di lievito di birra disidratato
un poco di prezzemolo
qualche rametto di maggiorana fresca
1 spicchio d'aglio
1 pizzico di sale
abbondante olio di oliva per friggere

Dunque, questo è un piatto che si deve programmare in anticipo, in quanto due giorni prima si mette a bagno il baccalà per dissalarlo. (Sciacquare il baccalà sotto l'acqua corrente, poi metterlo in un recipiente con acqua fresca e cambiare l'acqua più volte).
Bollire il baccalà in acqua per circa 8 minuti (deve rimanere ancora un poco duretto) e poi scolarlo. Pulirlo bene da spine, eventualmente schiacciarlo un po' con un batticarne e poi tagliarlo a pezzetti piccoli.
Stemperare la farina e il lievito con le uova e un poco d'acqua e mescolare bene in modo da avere una pastella fluida e senza grumi. Lasciar riposare almeno un'ora. Dopo tritare prezzemolo e aglio, aggiungerli alla pastella insieme alle foglioline di maggiorana, un pizzico di sale e ai pezzetti di baccalà. Mescolare bene in modo che tutto risulti perfettamente amalgamato. Scaldare abbondante olio in una padella e poi versarvi il composto a cucchiaiate. Togliere le frittelle quando sono dorate da entrambe le parti. Far scolare l'unto in eccesso su carta assorbente e servire subito in tavola. Buon appetito!

mercoledì 28 maggio 2008

Meme musicale!

In questo momento sto ascoltando una piccola raccolta di greatest hits di John Denver che in questi giorni mi sta ossessionando...nel senso che l'ascolto di continuo come una vecchia nostalgica! Preciso che non sono vecchia, tanto meno nostalgica! Ma a volte mi succede: ascolto per giorni le stesse 4 canzoni fino alla nausea e poi per anni non le sento più! Chissà perchè faccio così...
Comunque, mumble mumble, di canzoni che mi piacciono ce ne sono tante... in questo momento le mie preferite son queste, domani chissà...
Summertime : cantata da E.Fitzgerald & L.Armstrong
Creuza de ma: De Andrè
Sultans of Swing: Dire Straits
Like a Rolling Stone : Bob Dylan
Drive: R.E.M.
Grazie Maddea per avermi coinvolto in questo simpatico meme musicale. Ora dovrei passarlo ad altri blogger che a loro volta dovranno scrivere le loro 5 canzoni preferite, quelle che giudicano migliori, in base ai loro gusti, ovviamente! Chi coinvolgere? So che han già partecipato quasi tutti... chi non lo avesse ancora fatto,dunque, è caldamente invitato a partecipare!
Ricetta di oggi... ricetta?
Oggi purtroppo non ho tempo per le ricette, ho parecchio da fare e non so nemmeno che preparerò per cena stasera... e questa settimana si prospetta ancora piena di cose da fare... vabbè vedrò di trovare comunque dei ritagli di tempo per cucinare... in fondo se si vuole essere attivi bisogna avere la pancia piena, o no?

lunedì 26 maggio 2008

Quiche di carciofi


E' una quiche preparata una decina di giorni fa con gli ultimi carciofi, sempre per la cena con quegli amici golosastri di cui ho già parlato (quelli che si son pappati la mousse al prosciutto, per intenderci)... E' venuta bene, avrei solo dovuto mettere un pizzichino di sale in più nella pasta brisée.
Ingredienti:
Per la pasta brisée:
250 g farina
170 g burro
2 cucchiai d'acqua fredda
1 uovo
una presa di sale
Mettere nel robot da cucina farina e burro e frullare fino ad avere briciole finissime. Aggiungere poi gli altri ingredienti e riavviare il robot fino ad avere una pasta compatta. Rimuovere, avvolgere nella pellicola e mettere in frigo. (Una volta la impastavo a mano...ma chi me lo fa fare quando così si fa zero fatica e viene ancora meglio?)
Per la farcia:
6 carciofi
una cipolla
5 cucchiai di Parmigiano grattugiato
3 uova 2 dl di panna
olio evo
sale
Pulire i carciofi, affettarli e metterli in una ciotola d'acqua acidulata con il limone. Tritare la cipolla e metterla in padella con due cucchiai d'olio. Farla imbiondire leggermente e poi aggiungere i carciofi sgocciolati. Salare e cuocere una ventina di minuti. Togliere dal fuoco e mettere da parte a raffreddare. In una ciotola capiente sbattere le uova con la panna e il formaggio. Aggiungere poi i carciofi e amalgamare bene. Regolare di sale.
Stendere la pasta in una teglia imburrata e versarvi il compasto di carciofi. Infornare per circa 40 minuti a 190°. Buon appetito!

domenica 25 maggio 2008

Plum cake alle ciliegie


Un piovoso week end...
delle ciliegie tanto desiderate e finalmente raccolte in quell'unica mezza giornata senza pioggia...
assaporavo mentalmente da giorni questi deliziosi piccoli frutti e non vedevo l'ora che cessasse finalmente la pioggia per raccoglierli...il sapore della frutta succosa frammisto al piacere di aver colto la frutta con le mie mani sospesa su una scaletta barcollante tra le fronde dell'albero...
ok, detto questo... le ciliegie in questione facevano pena... erano tutte rovinate dalla pioggia e non sapevano di nulla... che fare?
Avevo già in mente di preparare qualcosa tipo torta allo yogurt per la colazione... Idea! Ciliegie nella torta, che da torta diventa plum cake e che si trasforma con l'aggiunta della ricotta e diventa:
Plum cake di ricotta alle ciliegie!
Ingredienti:
300 g farina
125 g yogurt naturale
150 g ricotta
180 g zucchero
2 uova
ciliegie a pezzi
1 bustina di lievito

Amalgamare bene yogurt e ricotta, aggiungere uova, zucchero e poi farina continuando a mescolare bene. Successivamente il lievito, setacciato e in ultimo le ciliegie a pezzi (non saprei dirne il peso...). Ungere con qualche goccia d'olio uno stampo da plumcake, versarvi il composto e cuocere per circa 45 minuti a 180°.
Una ricetta veloce per una buona prima colazione al mattino!

sabato 24 maggio 2008

Guarda guarda, un premio!

Free Image Hosting at www.ImageShack.us
Ecco a voi... il trofeo! No, non ho vinto un premio alla gara di torte di Nonna Papera a Paperopoli, sono stata premiata da Stefano di Mestolo & Paiolo! Grazie!
Ora tocca a me... vediamo...blog a cui vorrei dare un premio:
Maddy: le sue ricette gustose esprimono l'allegria della cuoca
Astrofiammante: perchè l'entusiasmo per la cucina si fonde con quello per i viaggi, brava!
Panettona: le tue torte mi fanno sognare...non sarò mai così brava!
Emilia: ho scoperto il tuo blog da pochissimo ed è veramente simpatico: belle ricette e avventure familiari!
Sara: perchè mi piace il suo modo di scrivere e i post sono sempre una gradita lettura!
Pippi: per me è una simpatica nuova scoperta!
Laura: perchè ho scoperto da poco anche il suo blog ma vi torno spesso a leggere, mi ispira il connubio libri e cucina!
Ragazze, forse siete già state sommerse da questi premi, ma mi andava di assegnarveli... evidentemente siete brave e ve li meritate! Ciao ciao!
Ops, dimenticavo... il regolamento si trova qui

lunedì 19 maggio 2008

Mousse di prosciutto-Ham mousse


Un antipasto super veloce da preparare e che ha sempre il suo buon successo. Il gusto è delicato e la consistenza piacevole. Accompagnato dal pane giusto, magari particolare ma non dal gusto troppo deciso altrimenti coprirebbe il sapore della mousse, è un antipastino sfizioso.
Lo dedico alla "cara coppia di golosastri" che lo ha apprezzato l'altra sera da noi: spero di rivedervi presto!

Ingredienti:
400 g prosciutto cotto
120 g di formaggio fresco (robiola cremosa)
50 g burro
sale e pepe
Mettere prosciutto, formaggio e burro nel robot da cucina e frullare fino a che non si ha una crema vellutata uniforme. Regolare di sale e pepe. Rivestire una ciotola con pellicola per alimenti elasciarne uscire una parte dai bordi. Versa il composto schiacciando per bene in modo che la mousse si compatti e non rimangangano antiestetiche fessure. Ricoprire con la pellicola e mettere in frigo mezza giornata. Si può preparare anche il giorno prima. Grazie alla pellicola poi si scodellerà facilmente. Decorare a piacere prima di servire. Io uso spesso fettine di kiwi ma questa volta l'ho impacchettato nei fili di erba cipollina fiorita.
__________________________________________________

Ingredients

400 g ham

120 g creamy cheese

50 g butter

salt and pepper

In a food processor grind finely ham, cheese and butter. Add some salt and pepper. Line a small bowl with some plastic wrap film and let the edges overhang the bowl. Pour the mousse in it and press it well. Cover with the plastic film wrap. Put in the fridge at least four hours before serving but you can make it also one day in advance. Before serving, remove it from the bowl and the plastic wrap. Decorate with slices of kiwi fruit or with chive (as in my photo). Serve with slices of white bread.

martedì 13 maggio 2008

Oh! Un meme!

Questa è stata la mia prima esclamazione quando ho letto l'invito a partecipare... Un'esclamazione di stupore positivo, ovviamente, perchè pur avendo questo blog da qualche mese forse non ho ancora "socializzato" molto con altri bloggers anche se vorrei farlo perchè sono veramente tanti i blog di cucina e viaggi che leggo e che trovo molto interessanti! Quindi ringrazio Astrofiammante per l'invito, ne sono veramente lieta!
Sei cose che mi piace fare? Eccole!
1) Programmare brevi week end in giro, anche solo sulle montagne nei dintorni, con marito e camperino per staccare la spina due giorni a settimana dal resto del mondo! (non tutte le settimane è possibile ma facciamo del nostro meglio)
2) Programmare viaggi lunghi e brevi in luoghi vicini o lontani... anche se di tanti viaggi a cui penso poi ovviamente posso concretizzarne qualcuno solo di tanto in tanto ...ma nel frattempo con la fantasia ho già girato il mondo alcune volte!
3) Sperimentare ricette in cucina per le persone a cui voglio bene, ovviamente, ma anche per il gusto di assaporare con piacere buoni piatti.
4) Trascorrere una tranquilla serata con dei buoni amici indugiando tra piatti fumanti, chiacchiere e buon vino!
5) Passare del tempo in compagnia di me stessa tra letture preferite, musica, un giro in bici...
6) Rivedere film come ad esempio Io e Annie, Hanna e le sue sorelle, Radio Days anche solo per farmi tornare in mente una certa battuta che mi piaceva e che lì per lì mi sembra di essermi scordata!
Ora a chi estendo l'invito a partecipare? Leggendo in giro credo che questo sia un meme gettonatissimo, quindi probabilmente le persone in questione potrebbero aver già partecipato... se è così, pazienza... invito Sara ed Ely perchè i loro blog sono tra i primi che ho iniziato a leggere e che tengo costantemente d'occhio: ispirano simpatia e contengono ottime ricette!

venerdì 9 maggio 2008

Chicken Curry-Pollo al curry


I don't know if my recipe has something to do with the Indian recipe but I really like it. It's easy to make and very tasty.
Ingredients:
1 chicken, cut into pieces
2 apples
2 onions
3 tbsp curry powder
1 tbsp butter
salt
hot water
125 g natural yoghurt
basmati rice
Remove the skin from the chicken (I buy a chicken at a bio farm. It is already cut into peaces but it has the skin).
Chop finely in a food processor apples and onions. Put the butter in a large pan and let it melt at a medium heat. Add the chicken and let it brown for two minutes. In the meanwhile fill a cup with hot water, add the curry powder, stir, then pour in the pan on the chicken. Mix and add some salt. Pour the chopped onions and apples, mix well again and cover with a lid. Cook for about 40 minutes more. Check every now and then because you may need adding some more hot water. (I usually must add another cup of water). The sauce must be creamy. When the chicken is almost ready, pour the yoghurt and mix well. You can add some more salt, according to your taste. Remove from the heat and serve together with some basmati rice, boiled.
______________________________________________

Questa ricetta ci piace da matti, non so quanto abbia a che fare con un vero curry indiano però è buonissima...
Facile da preparare è un piatto unico perfetto se vengono amici a cena!
Una precisazione: da quando compro i polli da un signore che li alleva come nei "bei vecchi tempi andati", non prendo più il petto (quello enorme e gonfiato da supermercato)ma il pollo intero. Alcune parti le faccio bollire e ne ricavo un saporito brodino, altre le cucino in vari modi, come ad esempio questa ricetta. Una volta dunque, per il curry usavo il petto di pollo tagliato a bocconcini, ora invece adopero il pollo a pezzi e, oltre alla citata genuinità, trovo che ne guadagni anche la presentazione.

Ingredienti:
1 pollo a pezzi, senza pelle
2 cipolle
2 mele
3 cucchiai di polvere di curry (se volete meno saporito usatene 2)
1 cucchiaio di burro
sale
acqua calda
125 yogurt naturale
riso basmati
In una casseruola larga far sciogliere il burro a fuoco moderato e poi aggiungere il pollo a pezzi. Far rosolare due minuti facendo attenzione a non far attaccare il pollo alla pentola e poi versarvi sopra una tazza di acqua calda in cui è stato sciolto il curry. Mescolare, regolare di sale. Dopo poco aggiungervi le cipolle e le mele finemente triturate, mescolare bene e incoperchiare. Cuocere per circa 40 minuti controllando di tanto in tanto che la salsa sia sempre cremosa e non asciughi troppo. Di solito io aggiungo ancora un'altra tazza di acqua calda. Nel frattempo far lessare il riso basmati (la quantità dipende dal numero di commensali e dall'appetito, di solito si calcola una tazzina da caffè colma a persona ma io ne metto sempre di più) Il riso dovrebbe essere pronto giusto per quando si va a tavola, non prima.(Se preparate il pollo in anticipo, cuocete il riso successivamente).Quando il pollo è quasi pronto versare lo yogurt e mescolare per bene fino a che non è perfettamente amalgamato. Può essere necessario regolare di sale. A questo punto servire il pollo al curry accompagnato dal riso. Buon appetito!

giovedì 8 maggio 2008

I love long week ends!

Sul lago d'Orta...
... incantevole lungo lago!
L'isola di San Giulio vista dal Sacro Monte.
___________________________________________________________

Il trenino del Bernina da Tirano a St.Moritz... si passa dalla primavera...

..all'inverno
Volete trascorrere un tranquillo week end al lago o provare l'emozione della ferrovia a scartamento ridotto che si inerpica su per le montagne? Fatemi sapere!


mercoledì 7 maggio 2008

Partenze...e ritorni!

Da quanti giorni non scrivo nulla... ma non perchè io abbia mollato pentole e coltelli, no! Son solo stata presa completamente da altro, non ho avuto un solo minuto di tempo per leggere i post di blog che di solito seguo con interesse, di scrivere qualcosa sul mio e soprattutto non ho avuto nemmeno il tempo di...preparare un pasto decente a casa mia che non fosse una pasta qualsiasi, una triste fettina di carne o un'insalata!

Innanzi tutto ho avuto un'influenza che, pur continuando ad andare al lavoro, mi ha fatto avere un senso di nausea per lunghi giorni con il conseguente rifiuto di qualsiasi cibo! Ben strano per me! Non riuscivo nemmeno a guardare immagini di cibi!

Poi ho avuto parecchio da fare per il lavoro ma per fortuna nei 2 week end lunghi son riuscita a staccare e a partire... Per il ponte del 25 aprile ho trascorso 3 giorni deliziosi sul lago d'Orta, campeggiando con il nostro mini camper praticamente sulla riva del lago... stupendo!

Per il ponte del 1 maggio siamo stati invece in Valtellina con amici e tra le escursioni fatte devo sicuramente ricordare il percorso con il trenino rosso del Bernina da Tirano a St.Moritz, dove ho ammirato stupendi paesaggi montani ancora completamente invernali!

Ciò che francamente è stato poi apprezzato all'unanimità dalla compagnia di amici tutti golosi sono le specialità gastronomiche valtellinesi... e così abbiamo divorato bresaola e speck, pizzoccheri e altri fantastici primi di cui ora mi sfugge il nome ma che da qualche parte ho segnato! Siamo dunque tornati a casa con scorte di formaggio, primo fra tutti il Bitto, ottimo, e poi anche una bella toma stagionata nel fieno e un bel pezzone di bresaola artigianale!

Lunedì mattina son mestamente tornata al lavoro...con il viso però finalmente colorito, senza quel pallore spettrale che da un po' mi accompagna!

Ho ripreso il lavoro alla grande e oggi pomeriggio, libera da impegni, sono stata a casa ad occuparmi delle piante fiorite sul mio balcone. Finalmente primavera!

Stasera ho cucinato finalmente la prima cena decente dopo settimane, avevo voglia di curry e ho preparato il mio cavallo di battaglia: pollo al curry con riso basmati lessato. Cucinato e fotografato, ovviamente, e domani (forse) se avrò tempo, postero ricetta e foto, anche se probabilmente si tratta di ricetta nota a tutti (credo però che ognuno abbia le proprie varianti, dunque io presenterò la mia!).

A presto e buona notte!

venerdì 18 aprile 2008

Muffin al cioccolato - Choco muffin


One word only: delicious! Last week I was looking for a muffin recipe different from my usual one but I read so many recipes and I wasn't able to make up my mind... when suddenly I found THE recipe ! These muffins are great! And this is her recipe!
__________________________________________________

L'altro giorno avevo una gran voglia di gustare dei muffin diversi dai miei soliti... generalmente la mia ricetta è sempre qualche variante della classica torta allo yogurt ma in formato muffin, appunto. Questo perchè mi sembrano buoni ma allo stesso tempo sani e leggeri! (sto parlando come in un banale spot pubblicitario...)
Dopo letture di ricette varie e senza essere rimasta colpita da una in particolare, ho finalmente trovato La ricetta! L'ho subito provata ed è veramente perfetta, i muffin vengono ottimi e comunque leggeri. La rifarò spesso senza dubbio! Non trascrivo la ricetta e vi rimando al blog dove l'ho letta, mi sembra giusto così!
Io, come si vede dalla foto, ho fatto quelli con 4 cucchiai di cacao senza gocce di cioccolato. Buoni!